A thousand men led by the Waldensian shepherd Henri Arnaud marched for 250 km through Savoy in 12 days, and in August 1689 clashed with the French troops to defend their valleys. This, in short, is the "Glorious Repatriation" of the Waldensians, which this itinerary celebrates and retraces.
L’itinerario assume un significato che non è soltanto storico-militare (la strategia di fuga utilizzata pare sia stata studiata e ammirata da Napoleone) e naturalistico, ma storico-culturale, poiché ripercorre le tappe drammatiche ed avvicenti di un popolo che difese la propria libertà di coscienza contro l’assolutismo e il proprio diritto ad esistere e ad abitare le proprie case. La marcia, resa particolarmente difficoltosa dal percorso montano, dal tempo inclemente e dalla resistenza delle truppe franco sabaude, ha da sempre suscitato interesse e ammirazione.
L’itinerario attuale ripercorre, abbastanza fedelmente (alcuni sentieri sono diventati strade asfaltate e sono quindi state scelte varianti fedeli su sentiero) quella marcia, cercando anche di rievocare l’emozione che provarono i Valdesi nel loro ritorno a casa. L’intero percorso misura circa 330 Km ed è costituito da 20 tappe, di media e alta montagna, con partenza da Nernier (sulla sponda sud del lago di Ginevra) per arrivare a Sibaud (Bobbio Pellice).
Le tappe in territorio francese sono 14, mentre 6 sono in Italia. In realtà, per tornare alle loro vallate e sfuggire ai loro persecutori, i Valdesi compirono l’intero percorso in 14 giorni e, ad esempio, marciarono per due giorni e una notte intera per percorrere la prima tappa. Il moderno turista-escursionista può certamente camminare ad un ritmo più blando, anche se nel 1989 un gruppo di guide e appassionati ripercorse l’itinerario in 14 giorni.
Le 6 tappe sul territorio italiano vanno dal Col Clapier (un antico passo nel territorio del Comune di Giaglione, in Valsusa) a Bobbio Pellice: sono in tutto 100 Km di camminate. E’ un itinerario militare, un percorso di fuga, attraverso le montagne e le valli, caratterizzato a volte da repentini cambi di rotta. Fu percorso da uomini abituati alla montagna, accompagnati talora da guide non sempre affidabili. L’itinerario da nord a sud non fu certamente scelto per ammirare le bellezze paesaggistiche. Eppure, oltre a mantenere intatto il fascino di una storia straordinaria, vissuta da un “piccolo” popolo, attraversa alcune tra le località più significative e belle del territorio alpino: la Val Cenischia fino al Gran Bosco di Salbertrand, la Val Chisone, la Val Germanasca e la Val Pellice. Nel 1686 i valdesi costituivano nelle valli di Perosa (oggi bassa val Chisone), San Martino (oggi val Germanasca) e di Luserna (oggi val Pellice), una popolazione di circa 12.500 persone. Seguendo la politica del re Sole, Luigi XIV di Francia, il duca sabaudo Vittorio Amedeo II impose ai suoi sudditi di religione riformata di cessare ogni manifestazione pubblica, demolire i luoghi di culto ed allontanare i loro ministri e battezzare i figli nella Chiesa romana. I valdesi però, rifiutando l’ipotesi di un esilio, decisero di resistere, ma furono ovviamente massacrati. Deportati nelle prigioni e nelle fortezze la maggioranza di loro perì di stenti. Solo in poco più di 3000 poterono rifugiarsi in Svizzera. Tre anni dopo, nell’agosto del 1689, la situazione internazionale si volse in loro favore: Guglielmo III d’Orange, diventato re d’Inghilterra, ricostituì il fronte anti-francese con la Lega di Augusta e nel quadro della guerra contro la Francia finanziò una spedizione militare in Piemonte, organizzata dal pastore valdese Henri Arnaud e composta da un migliaio di uomini, in maggioranza valdesi. Partendo il 26 agosto 1689 dal lago Lemano, essi attraversarono in 12 giorni la Savoia con una marcia di 250 km., scontrandosi a Salbetrand, in val di Susa, con le truppe francesi. Ripreso infine possesso delle loro valli, e stretti dalle truppe francesi, si trovarono impegnati in mesi di guerriglia e furono costretti ad asserragliarsi alla Balsiglia, una borgata sopra a Massello, in val Germanasca. L’attacco nel maggio 1690 delle truppe franco-sabaude stava per segnare la loro fine ma li salvò l’improvviso cambiamento nelle alleanze politiche che portò il duca di Savoia a scendere in guerra contro i suoi ex alleati francesi. L’itinerario qui proposto si arresta alla conclusione dell’epica marcia con l’arrivo dei Valdesi al villaggio di Bobbio, in val Pellice.
Riepilogo
73500 Bramans
France
10060 Bobbio Pellice TO
Italy
Da Bobbio Pellice e da tutti gli altri fine tappa sono disponibili collegamenti con mezzi pubblici