La Tappa è un anello che inizia nel centro del paese di Villareggia, presso la Piazza Vallero (quota 270 m) dove è possibile parcheggiare comodamente l’auto e rifornirsi di acqua alla fontana ivi presente. Si procede in direzione nord-sud lungo un primo tratto asfaltato di collegamento tra il centro di Villareggia e il percorso escursionistico imboccando da via Maestra via Rondissone. Dirigendosi verso sud ci si sposta lungo un tratto di strada provinciale poco trafficato sino ad immettersi, dopo 650m, sul tracciato del percorso accatastato (TOP112) in corrispondenza di una biforcazione. Qui si imbocca sulla sinistra Strada dell’Amorosa, sempre asfaltata ma assolutamente tranquilla e per nulla trafficata e si procede sempre verso sud per altri 800 m dove svoltando a sinistra si abbandona l’asfalto per immettersi in un ampio sterrato che si snoda tra i campi coltivati. A questo punto si procede verso est lungo l’ampia e comoda carrareccia che dopo circa 1 km tocca la borgata di San Pietro (quota 250 m slm), isola amministrativa del Comune di Cigliano incastonata tra il territorio di Moncrivello e Villareggia. Poco oltre le cascine di San Pietro l’Itinerario piega verso nord puntando dritto il Santuario della Madonna del Trompone che si raggiunge, superato un cascinale abbandonato, dopo ulteriori 900 m dalle case di San Pietro (quota 260 m). La struttura ora in larga parte ri-convertita in elegante casa di cura mantiene fortissime radici religiose: il complesso del Trompone si è sviluppato nel corso dei secoli attorno all’omonimo Santuario costruito nel luogo dove si narra che nel 1562 la Beata Vergine Maria apparve sopra una “trumpa” o “trompone” (tronco d’albero) a Domenica Millianotto, una donna gobba, balbuziente ed epilettica, guarendola dalle sue infermità.
Lasciato l’imponente Santuario alle spalle si prosegue su un breve tratto di strada asfaltata sino ad attraversare la SP 595 in corrispondenza della rotonda di recente realizzazione per proseguire lungo una stradina in falso piano che conduce alla borgata Cascina Sivalli o Scivalli (quota 279 m slm) del Comune di Moncrivello. Il Sentiero aggira da destra il gruppo di case e prosegue in leggera salita sempre su un’ampia traccia sterrata avvicinandosi progressivamente ad una collina densamente boscata, sino ad un incrocio dove si svolta a sx. Da qui la traccia si restringe leggermente e la direzione diventa est-ovest: la via dell’Itinerario si posiziona lungo il piede della vicina collina boscata e prosegue senza grandi cambi di pendenza in direzione Villareggia costeggiando per un tratto di qualche centinaio di metri un canale irriguo in terra. Superato a nord l’abitato di Villareggia si raggiunge un cascinale con annesso capannone agricolo detto “Cascinetta”. Il Sentiero piega leggermente a dx percorrendo un brevissimo tratto di strada asfaltata per poi svoltare a 90° a dx imboccando una strada in lieve salita che punta la collina. Si superano alcuni vigneti e si lascia sulla dx un ripetitore dopodiché la strada si fa più ripida e si addentra nella boscaglia; dopo un bel tratto panoramico sul sottostante paese di Villareggia e sulla piana retrostante, a quota 332 m slm, si raggiunge la Chiesetta di San Martino di Ulliacco, edificio risalente al XII secolo caratterizzato da un'unica navata con abside semicircolare rivolta ad est ed un bel campanile romanico. Dallo spiazzo intorno alla chiesa si può godere di un ampio e meraviglioso panorama su Villareggia.
Superata l'abside della chiesa si imbocca la traccia meno evidente presente sulla dx e si prosegue scendendo lungo un sentiero stretto e via via più ripido che dopo circa 190 m si immette su una mulattiera che torna a risalire verso il colmo della collina e che conduce alla strada di collegamento tra il paese di Moncrivello e il Santuario di Miralta coincendente con l’Itinerario Alta Via Morenica (AV) nella sua traccia principale. Immettendosi sull’ampia carrareccia ci si trova a quota 330 m slm: da qui si ha la possibilità, svoltando a sx di proseguire sulla traccia principale per chiudere l’Itinerario; svoltando a dx, di recarsi al caratteristico paese di Moncrivello, raggiungibile seguendo la presente strada per poco più di 1 km. In Moncrivello è possibile sostare per rifornirsi di cibo e acqua o anche per godere, con maggiore calma, delle bellezze del paese prevedendo qui un pernottamento. Da Moncrivello percorrendo a ritroso e in lieve salita la carrareccia per Miralta, coincidente con il tracciato principale dell’AV, ci si riporta dopo poco più di 1 km sulla traccia della presente Tappa di Itinerario. Dall’immissione sulla carrareccia di collegamento con Miralta l’Itinerario SPB va a coincidere per un tratto di svariati km con l’Itinerario AV (nella sua traccia principale). Risalendo sino a quota 343 m slm, dopo aver goduto di alcuni bei punti panoramici, si raggiunge lo splendido Santuario intitolato alla Madonna di Miralta con il suo campanile romanico che termina con una trifora seguita poi da una bifora e da una monofora. La chiesa è di origine romanica (XI secolo) rimaneggiata però negli anni ’30. Da qui i due Itinerari coincidenti si incuneano nel fitto del bosco ceduo a dominanza di castagno lungo il quale con un percorso piuttosto tortuoso e ricco di saliscendi, ma via via degradante, scendono sino a sbucare in prossimità di alcune case isolate (quota 254 m slm): sono le Cascine Maietto e Benne. Il fondo stradale in questo tratto migliora e le pietre sconnesse lasciano lo spazio ad un agevole sterrato che prosegue in leggera discesa tra i coltivi, mentre in lontananza appare il castello di Vische con le montagne della Val Chiusella sullo sfondo. Per un breve tratto la strada è asfaltata e dopo poco più di 2 km dal Santuario di Miralta si giunge al Canale Naviglio di Ivrea (quota 230 m slm). Il Naviglio iniziato da Amedeo VIII e terminato dalla Duchessa Jolanda di Savoia nel 1468, fu costruito nell'intento di fornire una via d'acqua navigabile tra Ivrea e Vercelli e per irrigare una vasta area agricola del Vercellese. Fu ben presto abbandonato come via navigabile in quanto soggetto a frequenti insabbiamenti a causa dell'importante trasporto solido caratteristico del fiume Dora Baltea da cui deriva le sue acque. Lo si attraversa su un piccolo ponte e si continua svoltando a sx, avendo di fronte un gruppo di case, le Cascine Navicelle; da qui la via dell’Itinerario SPB e AV corre parallela al Canale Naviglio di Ivrea e si segnala che per alcuni tratti la sponda del canale è priva di protezione (pertanto è necessario prestare attenzione). Poco avanti si incontrano alcuni gruppi di cascine sulla dx tra cui si segnalano le “Cascine di Francia” o “Italia” e dopo circa 2 km dall’attraversamento del Naviglio, si raggiunge il famoso “Casotto della Maddalena” che alcuni documenti storici lo legano a Leonardo da Vinci: si tratta, nello specifico, di un manufatto dissabbiatore a servizio del Canale Naviglio che pare sia stato disegnato per la prima volta proprio da Leonardo da Vinci. Da qui proseguendo per ulteriori 850 m la via transita al di sopra della spalla sx della traversa fluviale sulla Dora Baltea, cosiddetta Diga di Mazzè, opera molto interessante, costruita ad inizio 900 con doppia funzione di produzione idroelettrica e soprattutto di pompaggio acqua a fini irrigui sino alla soprastante piana di Villareggia. 150 m dopo aver superato la traversa sulla Dora e la condotta forzata a servizio della sottostante stazione di pompaggio, i due Itinerari SPB e AV si separano (quota 225 m slm): l’AV scende verso il ponte sulla Dora e si dirige verso Mazzè garantendo, tra l’altro, il naturale collegamento tra la presente "Tappa 3" dell'Itinerario SPB e le altre "Tappe 2" e "1" del Sentiero delle Pietre Bianche; viceversa, il percorso della nostra "Tappa 3" prosegue mantenendosi in quota e sempre parallelo al Canale Naviglio di Ivrea sino a sbucare sulla SP 595 che collega Mazzè a Villareggia. Qui occorre attraversare la SP e in corrispondenza del cosiddetto “Ponte d’Ugliacco” sul Canale Naviglio di Ivrea deviare sulla dx tornando a percorrere uno sterrato lungo il Canale Naviglio. Dopo circa 880 m l’Itinerario SPB svolta a sx attraversando il Naviglio in corrispondenza del Ponte della Pigna (quota 232 m slm) e risalendo la collina lungo una strada secondaria asfaltata. Si segnala che in corrispondenza di questo nodo è possibile effettuare una breve deviazione proseguendo diritto in leggera discesa sino a raggiungere, dopo circa 1,5 km il famoso e interessantissimo Elevatore di Villareggia: ingegnosa opera del 1800 in grado di sollevare ancora oggi, senza l’impiego di alcuna energia elettrica, l’acqua del Canale Naviglio di Ivrea al fine di consentire il superamento del dislivello utile a raggiungere il soprastante reticolo irriguo del Canale di Cigliano che si origina sulla sommità del terrazzo su cui oggi sorge la frazione Gerbido di Villareggia. Tornando al Ponte della Pigna l’Itinerario risale lungo la strada asfaltata sino a congiungersi alla SP88 del Gerbido (quota 257 m slm) da dove svoltando a sx si raggiunge il paese di Villareggia per terminare l’Itinerario. In tutto, al netto delle deviazioni, sono stati percorsi poco più di 15 km.
Riepilogo
Piazza G. Vallero
10030 Villareggia TO
Italia
Via Rondissone
10030 Villareggia TO
Italia