A destra del Sagrato della Basilica di Superga, un tabellone illustra i percorsi dei sentieri a levante di Superga; proprio da questo punto s'imbocca il sentiero (n° 26) in discesa, che s'inoltra nel bosco, ed in poche centinaia di metri conduce alla “curva del tabachin” presso la cooperativa di Superga. Si prende a sinistra la strada provinciale per Baldissero (itinerario n° 50). Superata la strettoia tra le case di “Tetti Gioanin” si lascia a destra la salita della strada dei colli (o”panoramica”) e si continua verso Baldissero sino ad un’ampia curva a sinistra (500 m) alla fine della quale diparte da destra una carrareccia che dopo un tornante a sinistra incontra sulla destra il sentierino che raggiunge il “Bric del Duca” (671 metri). Si scende parallelamente alla panoramica sino ad uno slargo con la fontanella d'acqua potabile (“il toret” da cui si prende, immediatamente a sinistra, il sentiero che sale in cima al Bric San Giacomo (660 metri). Di qui in ripida discesa, in direzione opposta a quella di provenienza, si raggiunge in breve la Strada Palucco che dopo poco, ancora scendendo, transita a sud del “Bric Palouch”, ormai quasi interamente scavato da una cava di pietrisco; continuando in discesa si costeggia la cava, si aggira quel che rimane del bric e si giunge infine all’incrocio con la strada per Valle Ceppi e la provinciale per Baldissero. Si svolta ora a destra sulla provinciale per 450 metri circa, si prende a sinistra sulla strada per Rivodora sino ad un trivio (circa 300 metri). Lasciandola, s'inizia a scendere a destra per Strada Croce, la quale dopo aver superato alcune ville si riduce poi a carrareccia. E’ questo un bel percorso interamente in ambiente boschivo; dopo circa un chilometro ad un bivio si prende a sinistra e si scavalca il crinale proseguendo sul versante settentrionale per un breve tratto, dopo di che s'incontra un altro sentiero proveniente da destra contraddistinto da segnavia n° 51, sul quale si prosegue in direzione di Cordova sino a raggiungere sulla destra il bivio per Pavarolo. Si attraversano le borgate di Pavarolo sparse sui crinali, da Tetti Varetto a Tetti San Defendente, quindi si devia a sinistra sulla strada asfaltata per Castiglione, per lasciarla dopo circa un chilometro e affrontare a destra la bella e panoramica strada sterrata che conduce nell’antico borgo di Bardassano, dominato dal suo possente castello medioevale. Attraversato il borgo, di riscende sulla stradina che in breve giunge all’incrocio della provinciale Castiglione/Chieri, meglio conosciuta come Strada della Rezza; sul lato opposto dell’incrocio inizia la strada per Sciolze (itinerario 150). La strada, tutta asfaltata scorre interamente sullo spartiacque che divide la pianura del Po a nord dal Chierese a sud. Dopo un primo tratto pianeggiante, si sale con strette curve in un bosco di castagni fino al bivio di Collina Serra, da cui poi si continua in direzione Sciolze. Poco prima del falso piano, sulla sinistra, trova il bivio per cascina Grosso, quindi si prosegue sulla cresta della collina con susseguirsi di stupende viste panoramiche: sulla sinistra la pianura dell’Oltre Po, il Canavese ,la cerchia imponente delle Alpi con il Cervino e il Monte Rosa; di fronte i boschi di Rivalba e Castagneto ed in lontananza Albugnano (la località più alta dell’Astigiano); sulla destra il Chierese, le Langhe fino alle Alpi Marittime e, voltandosi indietro, le Alpi Cozie dominate dal Monviso, l’imbocco della Valle Susa e, più vicine, Superga ed il Colle della Maddalena. Dopo aver superato il bivio per Tetti Bavento e la cascina Palazzo (entrambi a destra) si costeggia il Colle di Fagnour, all’inizio della discesa verso Sciolze, poco prima di un grosso traliccio dell’Enel si trova la stradina chiusa dalla sbarra, ma un passaggio pedonale da accesso al colle e alla scalinata del Parco della Rimembranza che conduce alla cappella di Santa Lucia (XI sec.) Proseguendo la discesa s'incrocia a sinistra il bivio per Tetti Sachero e poco dopo, sulla destra il bivio per Montaldo. Si entra quindi in Sciolze e lo si attraversa in direzione Rivalba – Cinzano costeggiando le mura del castello e, dopo una breve discesa, si risale in zona “Rossetto” da cui si può ammirare il panorama di Sciolze con il suo castello. Dopo un’ampia curva si giunge al quadrivio “le Pere” (le pietre) così chiamato perché era contrassegnato da quattro pietre (ora ne rimangono solo due a causa dell’allagamento della strada); sono grossi cippi di pietra su cui sono incisi il nome del donatore della strada e le distanze con le quattro località terminali. Proseguendo in salita verso Cinzano ci si addentra nei boschi, con poche ma maestose querce e, dopo l’ennesima salita incassata tra due sponde di sedimenti e di arenaria, si raggiunge un delizioso tratto piano costeggiante una conca di prati e vigneti aperta verso sud-est. Dopo un ulteriore tratto nel bosco si arriva ad un bivio con pilone votivo denominato “Pilon dla Cadrega” da cui si vede uno stupendo panorama su Cinzano. Continuando sulla cresta della collina molto panoramica, si compie un ampio semicerchio attorno alla testata della Valle del Rio Brusà, si transita davanti all’antica chiesetta di San Desiderio e si arriva poco dopo al bivio della provinciale Gassino – Cinzano presso la “Croce del Gallo” a poche centinaia di metri dall’abitato di Cinzano, anch’esso dominato dal suo bel castello: In pochi minuti si giunge al pilone S. Antonio dove s'imbocca la strada di destra per raggiungere la piazza del paese, costeggiando da destra o da sinistra il parco del castello. Dopo aver ammirato la facciata della chiesa parrocchiale e le antiche mura che sorreggono il giardino del castello, s'imbocca Via Roma che porta verso Moncucco. Si segue la provinciale Cinzano - Moncucco sino al pilone votivo posto sul bivio per Strada Torrazza dove inizia l’itinerario n° 144 (percorso segnato) che porta a Vezzolano. Dal bivio, in alcune centinaia di metri, si giunge a borgata Torrazza e, quindi si scende, dapprima su strada asfaltata e poi sterrata sino al limite provinciale Torino –Asti, posto a valle della Cascina Morra. Da questa cascina si prosegue in discesa su una stradina appena accennata al termine della quale si raggiunge la strada provinciale Berzano/Castelnuovo. Si attraversa per imboccare il ponte sul Rio della Montana e si affronta la salita della Strada Pogliano/Betlemme che dopo una serie di tornanti raggiunge frazione Pogliano. Qui giunti si fa inversione a sinistra e si prosegue su sterrato; dopo un tratto in piano, riprendendo a salire, si può ammirare Cinzano, il massiccio del Gran Paradiso, il castello e le cave del gesso di Moncucco. Poco prima di giungere alla cascina Betlemme, si prende a sinistra in cresta alla collina per aggirare il cascinale; si prosegue su una bella strada campestre, alla cui sinistra si scorge un masso tondeggiante; continuando a salire, foschia permettendo, si può ammirare la catena delle Alpi, dalle Marittime al massiccio del Rosa e, nelle giornate più limpide, si può scorgere la vetta del Cervino. Il percorso sta per volgere al termine: dalla croce sul colletto fra i vigneti si è in vista di Albugnano ed in basso, la stupenda abbazia di Vezzolano edificata nel XII secolo, è ormai a pochi passi. Dall’Abbazia si sale al paese di Albugnano.
Riepilogo
Strada Basilica di Superga, 73
10132 Torino TO
Italie
14022 Albugnano AT
Italie