Promenade
Départ: San Germano Chisone
Arrivée: San Germano Chisone
Il "Sentiero Bianco" parte dal Parco e focalizza l'attenzione sugli aspetti legati alla canalizzazione del Chisone e alla connessa produzione di energia elettrica.
Lungo l'itinerario si possono osservare diversi cartelli punti tappa, a ciascuno dei quali corrispondono elementi caratteristici dell'ambiente naturale oppure tracce dell'attività antropica.
Il percorso ha inizio sul retro dell'edificio comunale, vicino al cartellone illustrativo del Parco. Seguendo sulla destra la freccia indicatrice si incontra un cartellone relativo al convitto-asilo per le operaie del cotonificio Widemann. Proseguendo ad anello lungo il perimetro del Parco, in fondo al grande prato, un totem a pianta triangolare illustra alcuni aspetti dell'attività del cotonificio e la storia della famiglia Widemann che l'ha fondato e gestito dal 1894 al 1966. Continuando il percorso ad anello si incontra quindi un cartellone relativo alla canalizzazione del torrente Chisone e ai canali irrigui. Da questa postazione si può anche osservare, sulla destra idrografica della valle, un versante terrazzato che in passato era impiegato per la coltivazione della vite. Sul medesimo versante si nota la particolare disposizione delle abitazioni, orientate in direzione Est-Ovest, in maniera tale da captare la maggior quantità possibile di radiazione solare. Si lascia quindi il Parco, si percorre la ViaÉcole des filles, un tratto di via Molino e poi al fondo della strada con lastroni in pietra che un tempo servivano per il trasporto della grafite verso il mulino sottostante, si volta a destra verso la stradina comunale Broua Rolando che si percorre in discesa sino ad un ponticello su un canale di derivazione. Quivi un cartellone illustra "Il canale Widemann". Svoltando subito a destra, dopo aver oltrepassato un ponticello, e dopo un breve tratto di strada che conduce ai vicini edifici, si arriva a un nuovo cartellone che illustra la storia e le funzioni di alcune tipiche "case operaie" d'inizio secolo, legate, un tempo, all'attività del vicino cotonificio Widemann. Sulla sinistra si vede il termine del canale che adduceva acqua allo stabilimento, per alimentarne la centrale idroelettrica.
Ritornati verso il ponticello si prosegue diritto lungo la stradina in discesa che costeggia le case operaie.
Proseguendo si incontra un metanodotto, e quindi proseguendo si arriva alla biforcazione dei due sentieri (VerdeAcqua e Sentiero Bianco), a destra si ricongiunge al primo, salendo a sinistra si prosegue il secondo sentiero: si possono osservare delle vecchie paratoie e poco oltre un vecchio frantuma pietre costruito negli anni '940 per la frantumazione delle grandi pietre trasportate dal Chisone, al fine di ottenerne materiale di dimensioni più piccole (pietrisco), da utilizzarsi per lavori stradali o come materiale da costruzione.
Poco oltre si incontra un complesso di paratoie costruite per regolare l'afflusso dell'acqua del Chisone al canale diretto alla centrale elettrica; esse potevano essere manovrate tramite un meccanismo a cremagliera mosso da motori elettrici. Lungo questo tratto di percorso si possono osservare nelle diverse stagioni numerosissimi invertebrati, soprattutto anellidi (lombrichi), aracnidi (ragni), insetti coleotteri (cetonie, coccinelle), lepidotteri (grandi e piccole farfalle) ed imenotteri (api, vespe e bombi), molluschi gasteropodi (lumache e limacce), tutti testimoni della ricchezza di specie ancora presenti nei diversi microambienti naturali.
Da un ponticello con paratoie è possibile raggiungere l'area attrezzata del percorso Verde Acqua attraverso un sentiero in mezzo ai prati.
Lungo l'itinerario si possono osservare diversi cartelli punti tappa, a ciascuno dei quali corrispondono elementi caratteristici dell'ambiente naturale oppure tracce dell'attività antropica.
Il percorso ha inizio sul retro dell'edificio comunale, vicino al cartellone illustrativo del Parco. Seguendo sulla destra la freccia indicatrice si incontra un cartellone relativo al convitto-asilo per le operaie del cotonificio Widemann. Proseguendo ad anello lungo il perimetro del Parco, in fondo al grande prato, un totem a pianta triangolare illustra alcuni aspetti dell'attività del cotonificio e la storia della famiglia Widemann che l'ha fondato e gestito dal 1894 al 1966. Continuando il percorso ad anello si incontra quindi un cartellone relativo alla canalizzazione del torrente Chisone e ai canali irrigui. Da questa postazione si può anche osservare, sulla destra idrografica della valle, un versante terrazzato che in passato era impiegato per la coltivazione della vite. Sul medesimo versante si nota la particolare disposizione delle abitazioni, orientate in direzione Est-Ovest, in maniera tale da captare la maggior quantità possibile di radiazione solare. Si lascia quindi il Parco, si percorre la ViaÉcole des filles, un tratto di via Molino e poi al fondo della strada con lastroni in pietra che un tempo servivano per il trasporto della grafite verso il mulino sottostante, si volta a destra verso la stradina comunale Broua Rolando che si percorre in discesa sino ad un ponticello su un canale di derivazione. Quivi un cartellone illustra "Il canale Widemann". Svoltando subito a destra, dopo aver oltrepassato un ponticello, e dopo un breve tratto di strada che conduce ai vicini edifici, si arriva a un nuovo cartellone che illustra la storia e le funzioni di alcune tipiche "case operaie" d'inizio secolo, legate, un tempo, all'attività del vicino cotonificio Widemann. Sulla sinistra si vede il termine del canale che adduceva acqua allo stabilimento, per alimentarne la centrale idroelettrica.
Ritornati verso il ponticello si prosegue diritto lungo la stradina in discesa che costeggia le case operaie.
Proseguendo si incontra un metanodotto, e quindi proseguendo si arriva alla biforcazione dei due sentieri (VerdeAcqua e Sentiero Bianco), a destra si ricongiunge al primo, salendo a sinistra si prosegue il secondo sentiero: si possono osservare delle vecchie paratoie e poco oltre un vecchio frantuma pietre costruito negli anni '940 per la frantumazione delle grandi pietre trasportate dal Chisone, al fine di ottenerne materiale di dimensioni più piccole (pietrisco), da utilizzarsi per lavori stradali o come materiale da costruzione.
Poco oltre si incontra un complesso di paratoie costruite per regolare l'afflusso dell'acqua del Chisone al canale diretto alla centrale elettrica; esse potevano essere manovrate tramite un meccanismo a cremagliera mosso da motori elettrici. Lungo questo tratto di percorso si possono osservare nelle diverse stagioni numerosissimi invertebrati, soprattutto anellidi (lombrichi), aracnidi (ragni), insetti coleotteri (cetonie, coccinelle), lepidotteri (grandi e piccole farfalle) ed imenotteri (api, vespe e bombi), molluschi gasteropodi (lumache e limacce), tutti testimoni della ricchezza di specie ancora presenti nei diversi microambienti naturali.
Da un ponticello con paratoie è possibile raggiungere l'area attrezzata del percorso Verde Acqua attraverso un sentiero in mezzo ai prati.
Itinerario fornito dal Comune di San Germano Chisone.
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