La peruviana pianta del peperone giunse a Carmagnola all'inizio del Novecento, introdotta dal lungimirante orticoltore Domenico Ferrero di Salsasio. Da allora sono 4 le tipologie autoctone, rosse o gialle, coltivate: il quadrato, a 3 o 4 punte; il lungo o corno di bue, conico molto allungato; la trottola, simile a un cuore; il tumaticot, tondeggiante e schiacciato ai poli come un pomodoro.
Da più di sessant’anni l’ortaggio viene celebrato a fine estate con la Sagra del Peperone divenuta Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, la più grande in Italia dedicata a un prodotto agricolo. E’ un vero e proprio festival che propone 10 giorni di eventi gastronomici, culturali, artistici ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età. Per gustare al meglio il peperone di Carmagnola bisogna prepararlo crudo in pinzimonio o farlo appassire nel forno.
Le ricette tradizionali lo propongono in bagna caöda, come contorno di arrosti e bolliti (in peperonata o in agrodolce), ripieno di carne macinata, erbe aromatiche e uova o conservato sott'olio o sott'aceto.