Parco naturale
Nella Riserva Naturale del Ponte del Diavolo storia e natura si intrecciano per creare un connubio di emozioni e regalare ai visitatori un’esperienza indimenticabile.
La Riserva naturale Ponte del Diavolo, avente estensione di circa 30 ettari, ha la finalità di:
a) tutelare le caratteristiche naturali, paesaggistiche e storiche dell’area anche mediante interventi di riqualificazione ambientale;
b) conservare gli aspetti culturali ed architettonici presenti nel luogo, garantendone il recupero e la valorizzazione;
c) salvaguardare gli elementi geologici presenti con particolare riferimento alle formazioni denominate "marmitte dei giganti";
d) organizzare il territorio per la fruizione a fini ricreativi, didattici e culturali.
Tali funzioni di tutela e valorizzazione sono affidate all’Ente di gestione del Parco regionale La Mandria e dei Parchi e delle Riserve naturali delle Valli di Lanzo, il cui Consiglio Direttivo è integrato con un rappresentante del Comune di Lanzo Torinese.
Sono numerosi i percorsi naturalistici accessibili liberamente e numerosi anche i punti di interesse storico-culturale.
La Riserva naturale Ponte del Diavolo, avente estensione di circa 30 ettari, ha la finalità di:
a) tutelare le caratteristiche naturali, paesaggistiche e storiche dell’area anche mediante interventi di riqualificazione ambientale;
b) conservare gli aspetti culturali ed architettonici presenti nel luogo, garantendone il recupero e la valorizzazione;
c) salvaguardare gli elementi geologici presenti con particolare riferimento alle formazioni denominate "marmitte dei giganti";
d) organizzare il territorio per la fruizione a fini ricreativi, didattici e culturali.
Tali funzioni di tutela e valorizzazione sono affidate all’Ente di gestione del Parco regionale La Mandria e dei Parchi e delle Riserve naturali delle Valli di Lanzo, il cui Consiglio Direttivo è integrato con un rappresentante del Comune di Lanzo Torinese.
Sono numerosi i percorsi naturalistici accessibili liberamente e numerosi anche i punti di interesse storico-culturale.
Contatti