Sorge alla base di altissime e incombenti rupi, circondato da alberi secolari: uno splendido paesaggio naturale impreziosito dalla sobria ma elegante facciata del santuario, meta nei secoli scorsi di numerosi pellegrini provenienti anche dalla Savoia.
Oggi raccoglie una collezione di testimonianze della religiosità delle Valli di Lanzo: un museo ricco di suggestioni e di immagini che permettono di scoprire un aspetto poco noto eppure fondamentale della cultura locale.
Il santuario nasce dalla devozione di Pietro Garino nei confronti della Madonna del Rocciamelone che gli apparve il 30 settembre 1630 nel luogo dove oggi sorge il santuario. Il Santuario venne eretto nel 1630 sui resti di un pilone votivo: in origine si trattò di una piccola Cappella, ma gli ampliamenti si susseguirono sino all’intervento dei maestri architetti luganesi Brilli e Gagliardi.
L’edificio attuale, risalente al 1750 - 1770, presenta una facciata intonacata di bianco sormontata da un frontone semicircolare su cui è stata dipinta la data 1754.
Internamente presenta numerosi elementi di interesse artistico: degno di nota è l’altare maggione in noce d’India e intarsiato in avorio; di notevole pregio il reliquiario barocco, contenente i quadri miracolosi che diedero origine all’edificazione del Santuario, e i circa cento ex-voto alle pareti.
Il Santuario è inoltre famoso per i 444 gradini di accesso, che un tempo i pellegrini salivano in ginocchio, e per il simulacro della Madonna Nera.
Vi si celebrano le ricorrenze dell’Assunta il 15 agosto, della Natività di Maria l’8 settembre e della Apparizione della Madonna il 30 settembre.
Santuario
Contatti
Frazione Forno Alpi Graie, 10070 Groscavallo (TO)